Venezia! Sgocciolamento a ciel sereno sgocciolamento d’arcobaleni che satura universi…multiversi! Maurizio Follin! un artista dal cuore policromo mentre Venezia lo circonda…lo avvolge egli cattura la musica dell’acqua egli deruba la Biennale dei suoi suoni più intimi e poi… e poi si espande, il tutto”non ordinariamente” tracima, espatria: i suoi mondi esplodono e implodono…. e inglobano immagini e immagini… e musiche e altri suoni e altri contenuti sfuggenti inafferrabili… scavano anime d’angeli e demoni per arrivare là dove la ragione non osa… su Mauri! so che solo tu lo sai fare! prendi la luna e pestila bene: farina verdina da notte avanzata testardaggine del flauto magico orsa media del cielo… prendi la luna e baciala tutta e mordi i capezzoli-crateri trucca le guance di luce… dov’è il rimmel della notte profonda? attrezzati di stelle pungenti squarcia cieli cela celesti paradisi ascolta silenzi neri… poi prendi la luna… facile no?! Mentre una gondola nerissima graffia silenziosa il canale, e la Biennale produce altri suoni da rubare…
un trun u mustra i seu euggi freidi: spilli in taera.
Un tuono mostra i suoi occhi freddi: spilli in terra